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Boll. Mus. reg. Sci. nat. Torino Vol. 29 - N. 1-2 pp. 5-34; 133-284 31-12-2012
Enrico ERCOLE1, Annalaura PISTARINO2, Edoardo MARTINETTO3,
Adriano SOLDANO, Consolata SINISCALCO1
Atlante fotografico dei frutti e dei semi
della flora del Piemonte e della Valle d’Aosta:
Cyperaceae
ABSTRACT
Digital Atlas of fruits and seeds of the Piedmont and Aosta Valley flora: Cyperaceae.
The digital Atlas of fruits and seeds plans to collect, in contributions related to different syste-
matic groups, the photographic cards of the plant species which are present in Piedmont and in the
Aosta Valley. Aim of the work is to present a photographic document which is lacking or scanty in
the national floras or even in the specialized literature, unless for few cases. The Atlas is an integra-
tive tool to identify the species on the base of their seed and fruit morphology both on actual and on
fossil materials, especially when other diagnostic characters are lacking. Moreover analysis of the
variability of fruits and seeds may play an important role in discriminating taxa which are similar
from the morphological point of view. In each contribution and considering the various systematic
groups, morphological features of structures related to seeds and fruits will be represented analyzing
biometric as well as distribution data.
This first contribution contains methods for capture, processing and organizing of images, and
applies the methods to the Cyperaceae as models. One hundred sixty taxa have been selected, consi-
dering synonyms and taxonomic status, using the most recent systematic texts.
The most suitable carpological and herbarium samples belonging mainly to Museo Regionale di
Scienze Naturali (MRSN), to Erbario del Dipartimento di Biologia vegetale (TO) and to Dipartimen-
to di Scienze della Terra of the University of Turin have been selected. Photographic technique for
the production of digital images has been planned also in order to compose images of the systematic
details.
One hundred fifty cards of the taxa living in Piedmont and in the Aosta Valley and belonging
to the following genera have been produced: Blysmus, Bolboschoenus, Carex, Cladium, Cyperus,
Eleocharis, Eriophorum, Fimbristylis, Isolepis, Kobresia, Rhynchospora, Schoenoplectus, Schoenus,
Scirpoides, Scirpus and Trichophorum. Images have been associated to general information on the
1 Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Torino
2 Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino
3 Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino
Boll. Mus. reg. Sci.nat. Torino Vo. 33 - N. 1-2 pp. 197 - 202 15.06.2017
197
Guido Pagliano*, Roberto a. CambRa**, Diomedes QuinteRo**
Nuovo genere e nuova specie di Ephutinae
dell’Ecuador
ABSTRACT
New genus and new species of Ephutinae from Ecuador.
Onoretilla new genus and O. romanoi new species ♂ from Ecuador are described. All the specimens
were captured with 3 Trap Malaise in mountains above 2000 m at sea level. unknown. Subfamily
Ephutinae so far have been described four genera: Ephuamelia, Ephucaya, Ephusuarezia and Ephuta. The
genus Ephuta is present from the USA to Patagonia and is known for both sexes; of the other 3 genera present
in Argentina, Brazil and Uruguay are known only the males. Even the new genus Onoretilla is known only
for a series of males being the female unknown. As well as other specic characteristics of the subfamily
(such example the tegulae) the new genus stands out for the metallic color and for the long petiole.
Key words: Hymenoptera, Mutillidae, Ephutinae, Onoretilla new genus, O. romanoi new species, Ecuador.
INTRODUZIONE
Padre Giovanni Onore ha dislocato a una trentina di km da Quito alcune trap
Malaise per lo studio della fauna ecuadorena. Tra vari Mutillidi raccolti vi sono 3
maschi appartenenti alla sottofamiglia delle Ephutinae, tribù Ephutini, nuovi per
la scienza. Essi sono stati raccolti tra 2000 e 2700 m s.l.m. ed appartengono non
solamente a una nuova specie ma anche a un nuovo genere, qui descritti.
Agli Ephutinae appartiene anche la tribù Odontomutillini con 5 specie diffuse
ampiamente in Australia ma anche in Asia ed Africa; di Odontomutilla e Yamanetilla
sono noti entrambi i sessi mentre di Karlidia, Odontomyrme e Ponerotilla sono noti
soltanto i maschi.
La sistematica adottata fa riferimento ai seguenti lavori: Pagliano & Strumia (2007);
Lelej (2002); Lelej, Standfuss & Standfuss (2003a, 2003b); Casal (1968).
MATERIALI E METODI
Finora i Mutillidae dell’Ecuador sono stato poco studiati in particolare per la
carenza di individui ivi catturati. Tra il materiale inviatomi in studio da parte di Onore
molte specie sono ampiamente diffuse in sud America. Occorre notare che la fauna
* Università degli Studi di Torino, Grugliasco
** Universidad de Panama, Estafeta
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di alta montagna nora è quasi del tutto ignota e diffuse raccolte nelle foreste non
mancheranno di fornire nuove specie inedite.
Gli esemplari sono stati studiati con un binoculare MBC-10 e le dimensioni
con oculari Nikon del Giappone a 40x. L’esemplare della fotograa è stato preparato
in precedenza dopo averlo tenuto in ambiente umido con aggiunta di timolo onde
eliminare tracce di muffa.
Genere Onoretilla n. gen. Pagliano
Diagnosi. Onoretilla n. gen. Si distingue immediatamente dagli altri generi della
sottofamiglia Ephutinae per la conformazione del peziolo molto lungo e non a forma
di manicotto, privo quindi di carena trasversale sub-centrale; non esistono forti denti
o protuberanze nelle varie parti del corpo; il tegumento è quasi ovunque di colore blu
metallico brillante, carattere insolito negli altri generi di Ephutinae.
Materiale esaminato. Quattro come sotto riportato nella descrizione di O. romanoi n.sp.
Descrizione del genere. Antenne con il III articolo più breve del IV; mandibole esili,
lunghe, bidentate con il dente interno più breve del distale e il margine esterno privo
di denti o incavi; capo privo di carena genale mentre la carena occipitale possiede
un piccolo dente al margine ventrale. Tegule assai lunghe, spioventi ai lati, prive di
carena longitudinale; scutello gibboso privo di denti; propodeo con carene ai lati
dell’area dorsale formanti un dentino a livello dorsale dell’area peziolare; peziolo più
di 2 volte più lungo che largo, in visione laterale regolarmente arcuato. Tergum III
privo di carena centro longitudinale, carene presenti nei terga dal IV al VII. Sterna
privi di denti o protuberanze. Ipopigio, in visione posteriore, regolarmente arcuato
con l’estremità piana o leggermente incavata. Apparato genitale con valve del pene
dentate all’estremità e con volsella lunga un poco meno dei parameri, ad estremità
acuta e scarsa pubescenza, lunga circa quanto larga nella parte centrale.
Onoretilla romanoi Pagliano, Cambra & Quintero n.sp.
Fig. 1
Diagnosi. Unica specie appartenente al genere Onoretilla facilmente distinguibile
dalle specie di altri Ephutini, come evidenziato dalla diagnosi generica.
Materiale esaminato. Holotypus ♂: Ecuador, Pichincha km 34 da Quito, Chiriboga bei
San Juan, 2700 m, 7-7.6.1977 leg. W. Schacht, in collezione Pagliano. Paratypi: 2 ♂♂,
Ecuador Napo, Las Palmas, 2050 m, 17-20 Aug 1996, leg. M. Vallejo, trap Malaise
(1 ♂ in collezione Romano, 1 ♂ in collezione Pagliano); 1 ♂ Colombia, Santander,
Gambita, Las Palma, 2180 m, 1.IV.1984 leg. E. Palacio (Museo de Invertebrados G.
B. Fairchild, Universidad de Panamá).
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Descrizione dell’olotipo ♂. Dimensioni: corpo lungo 13 mm. Colore: il tegumento è
per la maggiore parte blu metallico splendente; sono marroni le mandibole, l’apparato
boccale, lo sperone delle tibie anteriori, i tarsi, l’estremità distale delle tegule e
l’estremità distale dell’ultimo tergum; sono nere le antenne, ad eccezione dello scapo,
dello stesso colore del tegumento del corpo; sono bianchi gli speroni delle tibie II e III
così come l’ipopigio, un poco più scuro verso l’estremità; ali offuscate, funicolo delle
antenne opaco, con brevissima pubescenza visibile a 20x sui primi 2 articoli e a 70x
sui rimanenti 10 articoli; il rapporto tra i vari articoli antennali, iniziando dallo scapo,
è: 32-8-12-12-12-12-12-12-12-12-12-12-17. Pubescenza quasi ovunque bianca,
presente su tutto il corpo, lunga in media 2 volte il diametro di un articolo centrale
delle antenne. Sul capo si presenta più densa ai margini supero-laterali del clipeo e
sulle guance; nel mesosoma è più densa sul dorso del pronoto, sullo scutello e sulle
mesopleure; nel metasoma è assai densa sul peziolo e forma una fascia all’estremità
distale del II tergum larga circa quanto la lunghezza della pubescenza; sui tarsi è breve
ed assume il colore dei segmenti stessi.
Morfologia. Capo. Apparato boccale con palpi rispettivamente di 6 e 4 articoli;
mandibole esili, lunghe, bidentate con il dente interno più breve del distale e il margine
esterno privo di denti o incavi; clipeo leggermente convesso al margine anteriore,
quindi ristretto verso l’alto ove le carene laterali si raccordano a semicerchio quasi
Fig. 1. - Habitus dell’olotipo di Onoretilla romanoi n.sp. ♂.
200
raggiungendo i toruli antennali, ognuno dei quali è sovrastato da una lamella sporgente
arrotondata all’estremità. Antenne di 13 articoli; scapo con 2 carene longitudinali,
quella esterna sub-rettilinea, quella interna essa a curva verso l’interno. Ocelli assai
più piccoli del diametro di un articolo centrale delle antenne, di uguale dimensione,
tra di loro assai più vicini che al margine interno di un occhio e assai distanziati dal
margine posteriore del vertice, percorso da una esile carena trasversale. Punteggiatura
formata da punti ben marcati e distanziati frammisti sulla fronte con altri piccoli e
densi punti superciali, questi ultimi assenti sulle tempie; clipeo con alcuni grossi
punti superciali sparsi; scapo con punti profondi, aderenti, eccetto fra le carene
longitudinali ove sono piccolissimi e distanziati. Mesosoma privo ovunque di denti
e protuberanze. Pronoto profondamente incavato al margine posteriore; area dorsale
con grossi punti distanziati 1-2 volte il loro diametro, diradati ai lati no a scomparire
nella zona inferiore, frammisti ai quali esistono piccoli punti superciali. Mesonoto
con punteggiatura simile sia sul dorso che sulle mesopleure, con punti un poco più
piccoli e distanziati; scutello punteggiato come il pronoto; metapleure lisce, prive di
punti; metanoto privo di punti visibili se non a forte ingrandimento; propodeo con
grosse areole sull’area dorsale, sull’area peziolare e sulle aree laterali. Tegule di forma
caratteristica della sottofamiglia Ephutinae ma prive di carena centro longitudinale;
tutta la supercie appare densamente punteggiata, i punti sono molto piccoli e
distanziati ben più del loro diametro. Ala anteriore lunga 16 mm; ala posteriore con
12 hamuli assai distanziati fra di loro; sono presenti 3 cellule cubitali e 2 discoidali
e una cellula spuria; cellula radiale nettamente mozzata all’estremità. Zampe molto
esili e lunghe, le posteriori misurano 11,2 mm. Metasoma. Peziolo lungo 2,4 volte
la massima larghezza con pubescenza assai densa alla estremità, un po’ meno ai lati,
lunga quanto la larghezza centrale del segmento; punteggiatura grossolana e sparsa, i
punti sia aderenti che distanziati 2-4 volte il loro diametro. II tergum lungo 1,7 volte
il peziolo, di forma campaniforme, un po’ ristretto alla estremità e 2,2 volte più lungo
che largo, punti di forma circolare e distanziati 2-5 volte il proprio diametro, più
distanziati al centro che ai lati; II sternum con punti simili a quelli del corrispondente
tergum ma distanziati in modo uniforme. Terga III-VI con punti tondeggianti, più
piccoli che sul II tergum, in particolare più ravvicinati sui terga VI-VII. Pubescenza
sul II tergum densa ai lati, quasi assente al centro, con una fascia al margine distale
che al centro presenta un’interruzione larga quanto la base del peziolo; i segmenti
III-VI con pubescenza più breve che sul peziolo, disposta in modo uniforme. Terga
III-V di lunghezza costante mentre con i terga VI-VII lunghi circa il doppio dei 3
precedenti. Terga IV-VII con una marcata carena centro longitudinale assente sul III.
Punteggiatura sugli sterna III-VI simile a quella dei corrispondenti terga ma con punti
più ravvicinati e con piccoli punti intercalati. Ipopigio di colore bianco, un poco più
scuro verso l’estremità, con punti parzialmente aderenti, un po’ incavato all’estremità.
Apparato genitale maschile marrone, annerito nella zona centrale; parameri molto
lunghi e acuti rivolti verso il ventre; cuspis lunga i ¾ dei parameri, rivolta linearmente
indietro, uniformemente assottigliata dalla base alla estremità con breve pubescenza
spaziata sulla supercie rivolta al centro, i peli lunghi circa quanto l’altezza della
cuspis nella zona centrale; valve del pene brevi, con all’estremità un dente rivolto in
201
basso. Femmina sconosciuta.
Variabilità. La lunghezza del corpo nei paratipi varia da 11,5 a 12 mm. Ali più scure nei
2/3 distali per cui viene evidenziata un’area della supercie basale apparentemente più
chiara, in effetti offuscata come sull’olotipo; venatura alare usuale alla sottofamiglia,
senza alcuna cellula spuria. Punteggiatura, pubescenza e colore del corpo poco
differenziati dalla specie tipo.
Nota. Il genere è dedicato a Giovanni Onore che ha raccolto gli esemplari qui descritti
mentre la specie è dedicata a Marcello Romano che ha fotografato l’olotipo.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Alessandrina Arzone per la lettura critica del lavoro; padre Giovanni Onore per
la donazione degli esemplari descritti; James Pitts per l’esame del materiale, per lui sconosciuto;
Marcello Romano per le fotograe.
RIASSUNTO
Vengono descritti un nuovo genere e il maschio di una nuova specie di Ephutinae
dell’Ecuador: Onoretilla romanoi n.g., n.sp. Tutti gli esemplari sono stati catturati in
montagna oltre 2000 m s.l.m. Della sottofamiglia Ephutinae nora sono stati descritti 4 generi:
Ephuamelia, Ephucaya, Ephusuarezia ed Ephuta. Il genere Ephuta è diffuso dagli U.S.A. no
alla Patagonia ed è noto per entrambi i sessi; degli per gli altri 3 generi presenti in Argentina,
Brasile e Uruguay sono noti unicamente i maschi. Anche il nuovo genere Onoretilla è noto
soltanto per una serie di maschi essendo la femmina sconosciuta.
Parole chiave: Hymenoptera, Mutillidae, Ephutinae, Onoretilla nuovo genere, O. romanoi
nuova specie, Ecuador.
Guido Pagliano
Università degli Studi di Torino
DISAFA, Entomologia generale e applicata
Via L. da Vinci 44
I-10095 Grugliasco (Torino), Italia
guido@pagliano.eu
Roberto A. CambRa, Diomedes QuinteRo
Museo de Invertebrados G.B. Fairchild
Universidad de Panama
0824 Estafeta
Republica de Panama
202
BIBLIOGRAFIA
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Argentina. II. Los machos de Ephutini Ashmead (Hymenoptera). - Physis, 28: 77-93.
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the Palaearctic Region. - Entomofauna, 24: 305-308.
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Greece (Hymenoptera Mutillidae): Addition. - Entomofauna, 24: 305-308.
Pagliano g., stRumia f., 2007. Contributo alla conoscenza dei Mutillidae italiani (Hymenoptera,
Scolioidea). - Bollettino del Museo regionale di Scienze naturali di Torino, 24: 25-110.
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Full-text available
Contribution to the knowledge of Italian Mutillidae (Hymenoptera Scolioidea). New faunistic data on the Italian Mutillidae are provided and keys to the subfamilies, tribes, genera and species are given. The following new synonymies are here proposed. Dentilla curtiven-tris (André, 1901) = Mutilla erronea André, 1902 n. syn. Physetopoda nuptura (Mercet, 1905) = Smicromyrme balianii Invrea, 1932 n. syn. Smicromyrme sulcisia Invrea, 1955 = Smicromyrme ingauna Invrea, 1958 n. syn. Physetopoda ligustica (Invrea, 1951) = Smicromyrme ligustica f. bor-giana Invrea, 1951 n. syn. Physetopoda ligustica (Invrea, 1951) = Smicromyrme ligustica f. myrta-cea Invrea, 1951 n. syn. The taxa Smicromyrme lampedusia Invrea, 1957 and Mutilla nuptura Mercet, 1905 are new combinations with the genus Physetopoda. The occurence of Physetopoda unicincta (Lucas, 1846) in Italy is confirmed and its $ is redescribed. Skorikovia pliginskiji (Lelej, 1984) was collected in Tuscany: both the species and the genus are new in Italy. The (of Smi-cromyrme trinotata collected in Sicily is described. The (of Mutilla laevigata Sichel & Radoszkowski, 1870, collected in Valle d'Aosta, is redescribed and the species is resuscitaded. The (of Trogaspidia catanensis (Rossi, 1794) collected in Greece is redescribed. Smicromyrme asina-rensis Pagliano & Strumia n. sp. is described.
Aportaciones para el conocimiento de los Mutillidae de la republica Argentina. II. Los machos de Ephutini Ashmead (Hymenoptera)
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  • K S Standfuss
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