Fig 10-I - uploaded by Marco Galli
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stanbul, Museo Archeologico: statua loricata di Adriano da Hierapytna 

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THEOS HADRIANOS: LE ÉLITES DELLE CITTÀ GRECHE E IL CULTO DELL'IMPERATORE FILELLENO ABSTRACT. The dedication of the Athenian Olympieion is an impressive example of how the worship of the emperor became a central moment in the local cults in the Eastern Roman Empire. The local aristocracies held a decisive role in the whole organization of ritual per...

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Collective memory is a specific carrier for interpreting historical space and local emotions. With the help of collective memory theory, this paper constructs the industrial heritage system of an old industrial zone. Taking the old industrial area in Jianxi District of Luoyang as an example, this paper uses two types of memory representations, the...

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Lo spazio dei misteri: forme di comunicazione nei santuari greci nel II sec. d.C. " I santissimi misteri (di Eleusi) che assicurano la salvaguardia del genere umano " : così afferma nel 364 d.C. il proconsole di Achaia Pretestato opponendosi all'interdizione dei riti notturni decisa dall'imperatore Valentiniano. La qualifica di misteri, per estensione del modello eleusino, che ne rappresenta il più celebre, è applicata a quei culti che devono essere compresi come un tentativo di apprendere il non conosciuto attraverso il conosciuto. Nella riflessione dell'autore tardo emerge anche il senso identitario e di protezione che connota i riti per Demetra e Core. In studi recenti il tema delle religioni misteriche o dei culti misterici ha suscitato un forte e rinnovato interesse sia dal punto storiografico, con una messa a fuoco di quanto convenzionale e arbitrario ci possa essere nell'uso di tali categorie, sia per le questioni di metodo e di approccio 1. Dal punto di vista metodologico è ci si è sforzati di fare emergere dalle fonti e da una parallela lettura della documentazione archeologica il pensiero, le dinamiche e gli agenti implicati in questo tipo di ritualità. Nell'ambito delle ricerche più attuali si è focalizzata l'attenzione soprattutto sulle pratiche religiose concretamente riconoscibili e, nello specifico, sulle istituzioni e gli attori che sovrintendono a tali pratiche. Nonostante lo sforzo di non proiettare modelli interpretativi moderni sulla realtà antica, certe classificazioni-come appunto quella culti misterici-si dimostrano nel panorama attuale degli studi ancora utilissimi strumenti euristici. All'interno del vasto ambito della religione misterica mi interessa misurare, sulla base di alcuni contesti concreti, l'impatto del culto dell'imperatore nel II sec. d.C. nei culti dei misteri, di rilevare così le tracce significative di tale devozione, i livelli di penetrazione e la sua visibilità. In questo ambito di ricerche sono tuttora fondamentali singoli contributi di M. P. Nilsson e L. Robert, come pure le acute riflessioni di P. Veyne e H. W. Pleket 2. Lo spazio è, secondo quanto ci si è proposto in questa sessione, quello dei santuari tradizionali greci ormai parte della provincia romana di Achaia. Due aspetti meritano particolare attenzione: 1. pratiche e attori del culto. Come si distinguono? Si delineano gesti, strategie, pratiche misteriche peculiari del culto dell'imperatore? Come si integra nella densa ritualità dei misteri la venerazione attribuita alla sua persona? Quali i ruoli e quale la dimensione comunicativa in cui agiscono gli attori del culto? 1